"Ci sono libri che si posseggono da vent'anni senza leggerli, che si tengono sempre vicini, che uno si porta con sè di città in città, di paese in paese, imballati con cura, anche se abbiamo pochissimo posto, e forse li sfogliamo al momento di toglierli dal baule; tuttavia ci guardiamo bene dal leggerne per intero anche una sola frase. Poi, dopo vent'anni, viene il momento in cui d'improvviso, quasi per una fortissima coercizione, non si può fare a meno di leggere uno di questi libri di un fiato, da capo a fondo: è come una rivelazione."

Elias Canetti

«Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire»

(I. Calvino, Perché leggere i classici, def. 6)


Il critico Lytton Strachey (a destra) prende il tè con Rosamond Lehmann e suo fratello, John Lehman del circolo Bloomsbury : i componenti del celebre circolo letterario inglese che ha contribuito a definire la cultura britannica nel periodo tra le due guerre

martedì 13 maggio 2008

E' oriente di Paolo Rumiz

Trama: dalle Alpi Svizzere al Salento, da Vienna al Mar Nero, dalla crosta delle montagne alle pianure incise dal serpente del Danubio, un lungo viaggio, anzi, una serie di viaggi, per imparare a guardare e a sentire la spalla orientale dell'Europa. Il libro raccoglie scritti editi e inediti del reporter italiano, in cui convivono gusto per il viaggio e per l'andare (attraversando paesaggi, incontrando uomini, sondando umori), la fascinazione del racconto e della parola.

Citazione: "Difficile diventare adulti se non si fa un viaggio da soli"

Il Confronto:
"E' scritto bene, ma non ha voluto entrare nella storia che racconta. I personaggi che incontra vengono solo descritti, ma non carpiti. Non aggiunge null'altro all'immagine visiva che tratteggia . I contenuti sono molto scarsi. Il modo di scrivere è giornalistico. "
"Da per scontato che tutti conoscano la storia dei paesi che attraversa. Io amo molto Ryszard Kapuscinski, che pur essendo un giornalista, ti da la possibilità di apprendere dai suoli libri. "L'atteggiamento di Rumiz è un pò nostalgico, un pò da intellettuale di sinistra."
"Guarda più che altro con nostalgia alla MittelEuropa e non al comunismo."
"Non mi piace molto l'uso della metafora."
"Argomento interessante, begli spunti, ma il modo giornalistico non mi appassiona, non è un libro di narrativa."
"Descrizioni molto belle e interessanti. Non è coinvolgente perchè non è un narratore ma un giornalista."
"E' una via di mezzo fra il romanzo e l'articolo giornalistico."
"Il punto di forza è che da il senso del viaggio: la narrazione è il viaggio stesso, come vedere un paesaggio senza conoscerlo approfonditamente."