"Ci sono libri che si posseggono da vent'anni senza leggerli, che si tengono sempre vicini, che uno si porta con sè di città in città, di paese in paese, imballati con cura, anche se abbiamo pochissimo posto, e forse li sfogliamo al momento di toglierli dal baule; tuttavia ci guardiamo bene dal leggerne per intero anche una sola frase. Poi, dopo vent'anni, viene il momento in cui d'improvviso, quasi per una fortissima coercizione, non si può fare a meno di leggere uno di questi libri di un fiato, da capo a fondo: è come una rivelazione."

Elias Canetti

«Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire»

(I. Calvino, Perché leggere i classici, def. 6)


Il critico Lytton Strachey (a destra) prende il tè con Rosamond Lehmann e suo fratello, John Lehman del circolo Bloomsbury : i componenti del celebre circolo letterario inglese che ha contribuito a definire la cultura britannica nel periodo tra le due guerre

martedì 3 giugno 2008

Ergo Sum - Basilius, principe di santa croce di Aldo Trapuzzano

L'autore: Aldo Trapuzzano è nato a San Lucido (CS) il 20 luglio del 1955. Ha vissuto dal 1971 al 1981 a Genova dove ha conseguito il diploma di perito chimico. Attualmente vive a Castel Mella (BS) e lavora presso l’Azienda Sanitaria Locale di Brescia.
Trama: Siamo nel dodicesimo secolo, dopo la dissoluzione dell’impero romano, quando l’Europa è divisa fra tre poteri dominanti: la Francia, la Germania e i regni normanni. Il libro racconta le peripezie di Basilius, conte di Perugia e principe di Santa Croce. Fin da piccolo affronta viaggi molto lunghi, faticosi e poco sicuri per l’epoca, ma soprattutto a Niceta, in Calabria, incontra quella che diventerà il suo punto di riferimento per tutta la vita: za Cuncetta. L’anziana donna gli insegna a curare i malati meglio dei medici attraverso particolari metodi ed erbe medicamentose. Basilius è un uomo coraggioso e forte, al servizio del papa e dei bisognosi, che intende combattere per la pace, proprio come aveva fatto prima di lui suo padre, tanto amato dal popolo perugino. Aldo Trapuzzano, con una prosa semplice e diretta, parla del Medioevo, dei suoi lati oscuri, delle crociate e dell’ambiente ecclesiastico, ma getta una luce anche sugli animi più umili – primo fra tutti, san Francesco d’Assisi – che hanno fatto la storia tanto quanto i celebri personaggi, o forse di più.

Il confronto con l'autore:

D.: Il protagonista Basilius è l'incarnazione di alcuni valori quali la famiglia e l'amore.
R.: Nei miei libri ho sempre evitato tutto ciò che ha a che fare con la violenza. Inoltre a me piacciono molto i libri storici, riescono a coinvolgermi e ad indurmi a fare approfondimenti.
Spesso trovo la narrativa contemporanea sterile.


Trama: Depressione e narrativa. La storia di una persona semplice che suo malgrado deve affrontare una malattia subdola, maledettamente presente: la depressione, nella sua veste più cattiva. Una malattia che lo accompagna dall'età di otto anni con l'intenzione di annientarlo, giorno per giorno. Una lotta quotidiana, una lotta per la vita. Le difficoltà di tutti i giorni e poi la partecipazione a tutto ...

Il confronto con l'autore:

D.: Perchè non hai descritto la depressione e i suoi effetti in maniera approfondita ?
R.: Mi sono mostrato come una persona debole, pensavo che andare oltre fosse rischioso, alcune cose ho preferito tacerle.
D.: Secondo me avresti dovuto fare uno sforzo in più perchè questo è il dovere di uno scrittore.
R.: Era il mio primo libro, nel prossimo "Coscienza" lo farò. La malattia non mi ha consentito di andare in profondità, avrei rischiato di perdermi.


D.: Il comportamento del protagonista spesso non da l'impressione che si tratti di una persona malata o debole.
R.: Non so se è stata la malattia a rendermi buono o se lo sono di carattere.
D.: Come è possibile che una persona così problematica, riesca comunque ad aiutare gli altri? Se non fossi stato malato, chissà cosa avresti potuto dare. Sicuramente sei stato seguito molto sin da bambino e non ti è mancato l'appoggio e l'amore della famiglia.
R.: Questo è vero, sia per quanto riguarda la mia infanzia che per il presente. Infatti ho la fortuna di avere una moglie ed un figlio che mi accettano per come sono. In un anno almeno 90 giorni li passo a letto, senza forze, e le medicine non mi sono di grande aiuto. Quando sono a letto faccio fatica a risalire. Nella depressione l'autodistruzione è sempre presente. Il depresso non vede il futuro, non fa sogni, per lui il domani è peggio dell'oggi.
D.: Il libro sembra suddiviso in due parti: nel momento in cui il protagonista rivela la sua nobiltà è come se la narrazione cambiasse registro e approdasse a un tempo attuale il cui fatto saliente potrebbe essere la morte di Giovanni Paolo II. Si nomina invece Celestino VI che sembra essere un papa di altri tempi.
R.: La scelta del papa Celestino VI è di pura invenzione. Non è mai esistito ma aderisce bene alla storia e ha una grande vocazione umanitaria che lo accomuna a papa Giovanni Paolo II.
D.: Mi è piaciuta la prima parte quando parli della tua famiglia, avrei preferito anch'io che approfondissi il tema della depressione.
R.: Visto che hai suscitato in noi interesse sul tema della depressione, attendiamo tutti di poter leggere il tuo prossimo libro "Coscienza".